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Messaggio del Vescovo ai Sindaci di Palagiano, Castellaneta e Mottola

Castellaneta, 1 luglio 2017 
 
Signor Sindaco, 
 
la raggiungo a pochi giorni dalla sua elezione per porgerLe le mie felicitazioni e per augurarLe un quinquennio di fruttuoso lavoro a servizio del bene comune della città di Castellaneta. In particolare Le auguro di privilegiare in questo suo speciale mandato, l’attenzione al volto umano, al tessuto relazionale della città poichè - come profeticamente affermava Giorgio La Pira, il sindaco “santo” di Firenze - “La crisi non potrà essere risolta che mediante un radicamento nuovo, più profondo, più organico, della persona nella città in cui essa è nata e nella cui storia e tradizione essa è organicamente inserita… A tutti si fa chiaro che in una città un posto deve esserci per tutti”. Infatti, nella città nessuno deve sentirsi straniero, forestiero, ospite a malapena tollerato. Ciascuno deve poter trovare posto, il proprio posto, deve poter riconoscere, sentire le proprie radici nella città in cui abita e vive. La situazione che stiamo vivendo ci scuote e ci provoca a un supplemento di responsabilità, di fantasia, di coraggio, di creatività. Il nostro tempo esige un di più di passione, di amore, per essere capaci di andare oltre l’esistente e realizzare una città “nuova”. Le auguro quindi di non venire mai meno a quella particolare responsabilità quotidiana insita nel suo ruolo: essere “artefice” e “artista” nel ridonare fiducia. Per ridare fiducia occorrono grande audacia e grande tenacia, quelle di chi propone l’ideale di una città ricca di valori morali e spirituali, una città dove nessun uomo è un’isola, una città dove le migliaia di vite frammentate si incontrino, si intersechino, abbiano un sostegno e offrano un sostegno. Per ridare fiducia occorre saper vedere ciò che di positivo c’è nella città, valorizzarne le risorse culturali, economiche e progettuali, sociali e umane e fare in modo che tutti ne siano partecipi. Per ridare fiducia occorre agire insieme con un metodo serio e coerente, che rifiuta e combatte ogni forma di individualismo, si apre al gioco di squadra, sa creare sinergie e potenziare l’impegno e il contributo di tutti. Affido, infine, alle sue premure di Primo Cittadino, le famiglie perchè si sentano ascoltate e sostenute nelle loro fatiche, i giovani perchè avvertano impegno e attenzione verso la loro ricerca di futuro, i poveri e i bisognosi perchè non si sentano mai abbandonati. Mentre Le assicuro la mia preghiera di Vescovo della Diocesi di Castellaneta sappia di poter contare - nel rispetto dei reciproci ruoli - sulla collaborazione delle comunità parrocchiali della città, nella comune passione per il bene dei castellanetani. 
 
Cordiali saluti, 
 
+Claudio Maniago 
Vescovo di Castellaneta
 
Fonte: Adesso
 

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