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L’irrinunciabile “sì” alla vita

Riprendiamo, in modo condiviso attraverso una sintesi che vi proponiamo, l’editoriale di Mons. Bruno Forte, Arcivescovo di Chieti-Vasto, pubblicato sul Sole 24 ORE di Domenica 6 Marzo u.s., sui temi della decrescita demografica e della pena di morte, aspetti inscindibilmente legati al grande tema della vita e della sua difesa.
Questi alcuni passaggi salienti: «Il rapporto ISTAT contenente gli indicatori demografici e le stime per l’Italia per l’anno 2015 presenta un dato su cui mi sembra importante riflettere da parte di chiunque abbia a cuore il bene comune e il futuro del Paese. Afferma il testo: “Nel 2015 le nascite sono stimate in 488 mila unità, ben quindicimila in meno rispetto all’anno precedente. Si tocca, pertanto, un nuovo record di minimo storico dall’Unità d’Italia, dopo quello del 2014 (503 mila) …..
La decrescita della popolazione, insomma, è impressionante: il Paese invecchia sempre di più e il ricambio fra le generazioni, indispensabile alla tenuta dell’economia e allo sviluppo della Nazione, peggiora ulteriormente e sensibilmente …..
In quest’ottica, politiche articolate di sostegno alle famiglie e alla natalità risultano indispensabili, come dimostra l’esperienza di un Paese come la Francia, che grazie a scelte adeguate in questo campo ha conosciuto una vera e propria inversione di tendenza nell’ambito demografico, ….
Ciò che occorre è approvare e attuare quanto prima provvedimenti incisivi a favore della natalità, della crescita e dell’educazione dei figli, sul tipo di sgravi e aiuti alle famiglie che accolgono più figli e di opportuni sostegni a quelle che si fanno carico di anziani e di disabili.
A questa riflessione sull’urgenza di un’azione legislativa di rilievo a favore della natalità e della famiglia, non mi sembra improprio affiancare l’attenzione all’appello …. a favore dell’abolizione della pena di morte nel mondo, …. 
Fra tutte, la voce maggiormente autorevole a livello globale è stata quella di Papa Francesco ….: all’Angelus del 22 febbraio scorso, ha riconosciuto un “segno di speranza” nello “sviluppo, nell’opinione pubblica, di una sempre più diffusa contrarietà alla pena di morte”. …. Francesco ha invitato a considerare l’anno santo della misericordia come “un’occasione propizia per promuovere nel mondo forme sempre più mature di rispetto della vita e della dignità di ogni persona”, dal momento che “anche il criminale mantiene l’inviolabile diritto alla vita”….. 
Il sì alla vita si deve testimoniare sia sostenendo la natalità e la famiglia, che rifiutando con decisione la tragica scorciatoia della condanna a morte del colpevole, quale che possa essere stata la sua colpa. Anche così, la speranza non va “rubata” a nessuno”».
 
L’invito ad una lettura integrale dell’editoriale è proposto attraverso il seguente link: L'irrinunciabile "si" alla vita
 

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