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“Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”

Carissimi,
in data 2 febbraio scorso mi veniva comunicato che, in seguito alle mie dimissioni, il Santo Padre ha nominato il Rev.do Mons. Giuseppe Favale, del clero della Diocesi di Castellaneta, nuovo vescovo della Diocesi di Conversano-Monopoli.
Accompagnato dal festoso suono delle campane, in Cattedrale a Conversano, ho reso pubblica la notizia del provvedimento pontificio, alle ore 12 di venerdì 5 febbraio, alla presenza di un folto gruppo di sacerdoti, diaconi, religiosi e laici.
La lettura del curriculum vitae dell’eletto ha suscitato nei presenti gioiosa soddisfazione espressa con un caloroso applauso.
È stato quindi reso pubblico il decreto con cui papa Francesco nomina me Amministratore Apostolico di questa Chiesa, fino al giorno in cui il mio successore prenderà possesso canonico.
Però, fin da ora, lasciatemi esclamare: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”.
Benvenuto tra noi don Giuseppe!
Quando ho comunicato la tua nomina, tutti noi abbiamo gioito festosi, perché l’arrivo del nuovo pastore segna l’inizio di una nuova storia per la nostra Chiesa di Conversano-Monopoli.
Da quel momento abbiamo cominciato a pregare per te, perché tu sia padre di tutti, portatore di speranza e di pace per ciascuno.
In questi ventinove anni qui in Diocesi, abbiamo condiviso progetti, fatiche, ansie, successi, insuccessi.
Non sono mancati limiti e difetti, però abbiamo camminato insieme, sforzandoci di amarci l’un l’altro, come fratelli.
Sono sicuro che, col tuo arrivo, caro don Giuseppe, il clima di famiglia che si respira nel nostro presbiterio continuerà, anzi si rafforzerà.
Sono sicuro che sacerdoti e diaconi saranno in prima fila ad aiutarti a srotolare tutte le vele della barca della nostra Chiesa di Conversano-Monopoli per raccogliere l’urto del vento dello Spirito e spingersi lontano, prendendo il largo.
Sono sicuro che tutti collaboreranno validamente e, circondandoti di amicizia, calore umano e giovialità, accetteranno con gioia i cambiamenti che apporterai.
Il 9 aprile, con una nutrita rappresentanza di sacerdoti, religiosi e laici, sarò a Castellaneta a trasmetterti il dono che ho ricevuto trentaquattro anni fa con l’imposizione delle mani e l’invocazione dello Spirito Santo.
Intanto, credimi, ogni giorno prego per te.
Chiedo al Signore di concederti due doni: soavità e fortezza!
Soavità perché si prendono più mosche con un cucchiaio di miele che con un barile di aceto. Fortezza perché se il vescovo è debole, tutta la Chiesa vacilla. Auguri!!
 
† Domenico Padovano
Amministratore Apostolico

 

 
 
 

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