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La Voce del Santuario Diocesano Mater Domini - 20 ottobre 2013

“La voce del Santuario Diocesano Mater Domini” ha la sua origine nel periodico mensile che dal 1992 si pubblicava per far giungere nelle case la Parola di Dio e le diverse iniziative del Santuario e per incrementare la devozione a Maria, secondo il desiderio della Vergine che voleva il culto per la sua immagine greco-bizantina nella cripta di Santa Domenica, e per rendere sempre vivo il suo messaggio, come rivelò al pastore Paolo Tria e alla pia Giulia Dell’Aquila.

Per rispondere all’amore di Maria verso i suoi figli laertini, si è costituita il 25 Maggio 1997 l’Associazione degli zelatori e delle zelatrici del Santuario Maria SS. Mater Domini, con l’approvazione dello Statuto da parte di S.E.R. Martino Scarafile, allora vescovo di Castellaneta.

Gli aderenti all’Associazione, insieme con i membri del Gruppo di preghiera di San Pio da Pietrelcina e con quanti lo desiderano, si riuniscono in preghiera il giorno 20 di ogni mese e “venerano la beata Vergine come la “Madre del non temere” che invita alla fiducia e alla confidenza” (art. 2 dello Statuto). E perché proprio il giorno 20?  Per mantenere vivo il ricordo della festa della inclita Protettrice della città (art. 7 dello Statuto), con tre momenti di profonda e commovente spiritualità: 1) un’ora di educazione eucaristica; 2) la celebrazione dell’Eucaristia con omelia su un tema mariano; 3) la preghiera ai piedi dell’effigie dell’apparizione in cripta, laddove il Rettore benedice l’olio offerto dai fedeli per la lampada che permanentemente arde dinnanzi all’immagine di Maria SS.ma e unge la fronte dei fedeli (come accadeva già dall’indomani del ritrovamento della sacratissima icona), in segno di benedizione, di consolazione e di protezione. Durante la santa Eucaristia sono suffragati, in particolare, i defunti degli zelatori e delle zelatrici, i cui nomi sono scritti in un libro posto sull’altare per l’intera celebrazione. Si ha particolare cura per la preghiera del S. Rosario e se ne incrementa anche la pratica privata (art. 6 dello Statuto), mentre “si depongono nel cuore di Maria tutti i bisogni personali e dell’intera umanità” (art. 7 dello Statuto).

In questa occasione viene distribuita “La voce del Santuario”. Il testo presenta un tema mariano che si fonda su brani biblici, rivolti a percorrere un cammino di salvezza e a incrementare la vita cristiana nell’imitazione della Vergine di Nazareth (art. 1 e 4 dello statuto), perché durante il mese si possa continuare a meditare la Parola, a viverla, a pregare.

Accorriamo numerosi ogni 20 del mese. Maria SS.ma ci chiama, come fece con la pia Giulia; ci parla, ci consola, ci incoraggia come fece con il buon pastore Paolo Tria. E’ ad attenderci per pregare con noi e riempirci di ogni grazia e consolazione. Che sia sempre, ogni mese, 20 Maggio! Raduna, o Maria, tutti i tuoi figli in questo luogo anche da paesi vicini e lontani, come facesti l’11 Maggio 1650! Che ad ognuno di noi Maria possa dire: “Grazie per aver risposto alla mia chiamata”!

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